Divinazione e magia : farsi pagare.. si o no?
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Divinazione e magia : farsi pagare.. si o no?

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    Anima illuminata

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    sec voi, anche che sia.. per un piccolo compenso, è giusto farsi pagare per fare i tarocchi, eo altro, o per una richiesta di incanto..?

    cioè.. una è una strega squattrinata :lol: , che non riesce a trovare da lavorare.. :cry:
    (non parlo solo di me :lol: , ma in generale... :rolleyes: )

    e, per strumenti magici.. da vendere..? :( pensate che sia .. "guadagnarci sull'arte?" :(

    cioè, tanti lo fano, e anche io mi sono messa... però a volte, è come se avessi un senso di colpa, verso gli dei... ovvero. guadagnarci sui di loro :( ...

    i tarocchi per esempio, non mi faccio MAI pagare... :(

    però sinceramente, anche se il "profitto" dei tarocchi sarebbe poco..
    (massimo 20 euro se proprio, farei pagare.. :lol: )

    preferisco farmi pagare per i tarocchi, piuttosto per.. tovaglie eo strumenti per l'arte...
    (anche se poi, vedo che ormai la maggior parte si arrangia da sola! :lol: )

    voi che ne pensate? ^_^ (oltre che consigliare a me? :lol: )
     
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  2. SwanSerenity
     
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    Sinceramente non ci vedo nulla di male... alla fin fine, se uno si fa pagare un minimo, non c'è nulla di male, che siano tarocchi o strumenti per l'arte... ma se uno fa una cosa e chiede una cifra astronomica, allora lì è un altro discorso... guadagnarci un minimo secondo me è giusto, perchè cmq l'energie le spendi per fare o una divinazione o uno strumento... come me ad esempio ce ne metto di energie per fare gli strumenti che vendo e considerando i miei prezzi con quelli che vendono roba fatta in fabbrica, ce ne passa... quindi non mi sento per niente in colpa perchè sò che non lo faccio per guadagnarci solo, ma perchè mi piace, perchè cerco di dare degli oggetti che non si trovano facilmente e che sono naturali, quindi non ci vedo nulla di male.
     
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  3. sorath
     
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    io mi diverto quando prendo i mie vecchi me( tarocchi) mi faccio i fatti altrui, è per e e già il pagamento e fatto, per non dire che mi diverto a creare nuovi elementi divinatori grazie alle mia conoscenze che acquisisco man mano nel mio camino ( tra nà risata e ' altra).

    continuando dei soldi che me ne devo fare in fine farsi pagare con la moneta dell'uomo e solo da mentecatti.
     
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    Anima illuminata

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    CITAZIONE
    continuando dei soldi che me ne devo fare in fine farsi pagare con la moneta dell'uomo e solo da mentecatti.

    mah non so.. :unsure: non ti dò tuti i torti.. però, è anche vero, che uno..
    che abita con i genitori per esempio.. cosè, devi chiedere ai tuoi i soldi anche per le sigarette..? :unsure:

    cioè, vedi, è questo che dico.. logicamnete, non ti aiuterebbe MAI a mantenerti decentemente cmq l'arte.. :( :unsure:

    però, nel frattempo.. non devi chiedere anche solo quei 2 spioccioli, e per giornale preferito, eo epr sigarette.. :( (per esempio.. io il giornale mio non lo prendo neanche più, perchè tanto l'oroscopo me lo leggo da sola anche qui su internet.. :lol: )

    però le sigarette... :unsure: è tutto un altro discorso.. così, coem mantenersi,
    eo non chiedere sempre i soldi per uscire insomma.. :cry:

    a 30 anni.... :( vergognoso... -_-

    ah, grazie per le vostre risposte intanto! ^_^ ;)
     
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  5. xdarkladyx
     
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    no io sono contraria...cioè per tutto ciò in cui non c' è una spesa..come nella divinazione sono contraria...se uno invece si mette su a fare oggettini e li vende ad un modico prezzo sono favorevole...

    almeno i wiccan non dovrebbero mai vendere i propri aiuti...è una legge ferrea a cui mi attengo perchè pienamente d' accordo...aiuto per il semplice piacere di farlo...
    il sostentamento lo si atrova in altri modi...
     
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  6. ..:* Sakura Chan *:..
     
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    Sono d'accordo per il compenso quando si creano degli oggetti, perchè ovviamente, non solo chi li crea mette disposizione i propri mezzi e le proprie energie ma anche i propri soldini perchè, va a comprare le materie prime ed ovviamente vuole un certo compenso indietro, non tanto perchè con quei soldi ci "campi" ma per vedere anche la soddisfazione di un lavoro finito che è apprezzato e ben pagato ^__^

    Quindi ho messo "altro" per questo.

    Invece sono in disaccordo per quanto riguarda gli incantesimi e la classica compravendita del "magico" che tutti conosciamo..!
     
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  7. pagan song
     
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    io trovo d'accordo a farsi pagare se crei degli oggetti, per me è giusto....se io creo un mobile come quelle meraviglie di swan è logico che mi faccio pagare, non dico tantissimo ma un po si.... :woot:
    riguardo l'arte non sono d'accordo -_- ...se io aiuto una persona con un incantesimo o con dei tarocchi non dovrei mai chiedere dei soldi, io lo farei di buon cuore e se la gente mi da qualche cosina è sembre ben accetta.... :D

     
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  8. Elosir
     
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    Io ho votato altro....sono del parere che l'Arte non va comprata. Se voglio aiutare lo faccio perchè lo voglio fare. Punto. Al massimo chiedo di comprare l'eventuale necessario da impiegare nell'incantesimo o chiedo un rimborso li dove ho acquistato io gli ingredienti. Ma li dove posso aiutare, anche senza comprare necessariamente nuovi ingredienti, non chiedo nulla. Ma se una persona vuole donarmi qualcosa, voglio dire...ben venga ^_^
    Ma ciò non significano soldi, una mia parente per esempio mi regalò dopo un consulto di divinazione una bella felpa. E mi ha fatto molto piacere...e ci sono delle volte che anche se mi son stati offerti dei soldi, li ho rifiutati (perchè in quel momento così suggeriva l'istinto).
    Io la penso così insomma
     
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  9. lilithcris
     
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    Ho votato "altro", se ti chiedono una lettura non cen'è bisogno ammenochè viene dato di proposito da chi ha fatto la richiesta, basterebbe anche un oggetto.. nel senso che noi utilizziamo delle energie in qualsiasi caso quindi regalare una pietra come compenso non sarebbe ,ale anche se per le letture non ho mai fatto pagare nessuno...
    Per gli oggetti invece si è scontato che debbano essere pagati come se si preparano dei sacchetti per varie occorrenze ma senza speculare, poichè noi ci mettiamo dei soldi e questi ci devono essere ridati....
     
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  10. circleofsand
     
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    Ciao a tutti,

    io ho detto SI
    In effetti intendo necessaria una forma di compenso.
    Essa deve essere commisurata al servizio prestato, ma soprattutto non necessariamente in forma monetaria. Ottima per chi inizia ad esempio e' una lettura per una lettura. ^_^

    Il riconoscimento di un compenso e' legato al valore che associamo all'atto che come intende la divinazione in specifico (Divin-a-zione) e come dovrebbe fare la buona magia, chiama in causa la Divinita' nel quotidiano.
    Ricordiamo che nella Wicca il mondo ordinario e' sacro quanto quello dello spirito che per altro vive nelle cose di ogni giorno ed in tutti.

    Un abbraccio
     
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  11. pagan song
     
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    poi a me piacerebbe sapere se la divinazione è corretta...^^
    mi basterebbe quello...oppure sapere se sono riuscito ad aiutare gente^^
     
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  12. Nerola
     
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    Ho votato altro perchè aiutare è una cosa che deve venire da dentro e se vogliono sdebitarsi lo fanno con qualcosa di concreto come ricambio di un favore o con una offerta libera...
    Le creazioni invece si ritengo vadano ricambiate con una lieve forma di pagamento...
    Eppure devo ammettere di aver proposto al mio capo se potevo fare un banchetto nel negozio per la lettura delle carte; sono davvero senza un soldo e quindi 5€ per un consulto lo trovavo ragionevole anche se va davvero contro i miei principi...
    Mi sento un controsenso vivente
     
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    Anima illuminata

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    Nerola, sei più umile di me... :lol: (in senso spiritoso eh.. ^_^ :D :P )

    io chiederei almeno 20 euro per la lettura...
    cè gente che chiede anche dai 50 in su! :woot:

    però si, è questo che mi lascia perplessa... un'offerta la ritengo giusta, se uno vuole..
    ancheun caffè e una brioches eo colazione offerta al bar :lol:
    a me andrebbe bene per esempio.. :lol:

    però.. gli strumenti.. che hanno simboli divini... :unsure: o esoterici..

    non è che poi... ci si ritorce contro anche quello..? :unsure: mah... :unsure:

    dovrò chiedere agli dei ??.... :lol:
     
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  14. lilithcris
     
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    un compenso deciso da chi riceve la lettura credo sia giusto ma come ho detto, basterebbe anche un oggetto...
    per sacchetti, caricamento di pietre ecc... se uno vuole essere onesto può presentare lo scontrino di ciò che ha speso per farselo ripagare...
    Per esempio per chi fa conferenze o corsi è giusto pagare una quota dato che chi li tiene paga un compenso per il noleggio della sala...e cosi via...
    ma mai arricchirsi con cose del genere... sarebbe oltre che scorretto e contro l'etica e la morale....un atto di superficialità nei confronti di una filosofia di vita...
     
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  15. Maeve Necro
     
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    Dunque:
    Il valore chiesto per uno strumento/oggetto venduto deve essere il più giusto possibile, dovrebbe contenere il valore materiale e le ore di lavoro artigianale e psicologico spese ma nulla di più e parer onesto al destinatario quanto al venditore. E' giusto anche che chi non può barattare l'oggetto che desidera in cambio di qualche cosa materica (per scarse abilità manuali) o spirituale di altrettanto valore cerchi di ripagare con i soldi, che dovrebbero però essere un mezzo da tenere meno in considerazione rispetto ad altri parlando di Arte e non di Mercato.

    Farsi pagare invece una pratica magica coi soldi dovrebbe essere l'ultima risorsa immaginabile secondo la mia modesta esperienza, ma se la persona per cui facciamo una magia o una lettura/divinazione non ha null'altro da offrirci in cambio come segno di gratitudine all'infuori del denaro può andare in fin dei conti, anche se allora io mi preoccuperei molto per la povertà d'animo evidente di chi non ha nemmeno la fantasia di farci un dolce col thè in cambio di una lettura runica pomeridiana. Ci vuole tanto poco alle volte a ricambiare un favore.

    Il fulcro del mio pensiero è che quando uno offre un servigio, donando qualcosa agli altri, è giusto che gli venga corrisposta una ricompensa perché psicologicamente questo serve a tranquillizzare anche (soprattutto) chi riceve l'oggetto o la prestazione e a farlo sentire veramente in possesso di ciò per cui ha "pagato". E' importante annullare i sentimenti di debito (spesso deleteri per i rapporti interpersonali) verso l'altra persona; se essa ci ha donato qualcosa dicendo che era gratis, in realtà ci sta legando con una ragantela sottile quanto robusta di favori futuri a cui non avremo il coraggio di opporci o altre subdole emozioni di ricatto.


    Per Angy: io se voglio guadagnare mi do da fare vendendo la mia abilità in cose che mi escono bene quindi capisco il tuo ragionamento... ho 22 anni una laurea quasi in mano e sono comunque senza un lavoro, vado avanti a borse di studio per pagarmi i libri e l'università privata ma se voglio uscire col mio ragazzo in teoria ho l'obbligo di chiedere ai miei i soldi - ed è vergognoso!
    Però non ce la faccio a chiedere soldi per una lettura delle rune o una preghiera o che so io. Cioè, non è che devo comprare qualcosa per farla l'azione gentile quindi non c'è la storia del rimborso materiali e mi sembra veramente di essere una ladra egoista e troppo attaccata ai soldi a chiedere. Probabilmente è una reazione irrazionale (anzi, di sicuro) ma piuttosto che farmi un giro "facile" di soldi svendendo i miei "servizi magici" mi do da fare con attività collterali e che mi sembrano più "leali"... do lezioni private a chiunque abbia meno di 20 anni e bisogno di una mano con ogni materia pensabile, facendomi un mazzo così e chiedendo 10 euro all'ora, prezzo che non è nemmeno al metà di quelli correnti ma più di quanto prenda un operaio, giusto per fare du econti. Faccio da interprete alle fiere o traduttrice per lettere commerciali quando riesco, sono iscritta all'albo degli scrutinanti per le elezioni nel mio comune e ogni tanto mi chiamano, sto spargendo i miei servigi grafici e di letterata (copy) a chiunque ne abbia bisogno a prezzi assolutamente insignificanti ma almeno ONESTI e non so proprio che dirti ma già con così poco riesco a tirare su un centinaio e passa di euro al mese. Possibile che uno debba proprio vendere l'Arte per un pacchetto di sigarette e un bicchiere il sabato sera?
    Gli Dèi non ci hanno dato altro da svendere prima di arrivare alla nostra anima più emotiva e vera e alla nostra religione?

    Lo dico giusto per farti vedere come anche solo 20 euro (che sono pochi lo so, ho visto che prezzi da usurai senza vergogna vengono applicati su scala internazionale come se ci fosse un cartello mafioso sui tariffari magici) per una lettura siano ai miei occhi una spropositatezza, insomma a me basta l'amicizia della persona in questione e un invito a trascorrere un pomeriggio insieme, così che in cambio di una mano io riceva una cosa preziosa e bellissima quale la cementazione positiva dei miei rapporti con l'altro.

    Io non so, trovo sbagliato farsi dare una manciata di banconote prefissate anziché un'offerta spontanea se effettivamente noi non spendiamo soldi per aiutare l'altro. =(
    Sono ancora troppo piena di ideali giovanili e cavallereschi ma la religione e l'aiuto al prossimo non hanno un prezzo che si conti esclusivamente in Euro.

    In un suo libro Cunningham cerca di sintetizzare in un elenco chiaro le così dette "Leggi della Magia" elaborate dagli Wiccan nel tempo, che sono dieci e vengono citate in molti altri autori come largamente accettate e sagge. La quinta recita:
    5. (la magia) non deve essere esercitata a pagamento.
    Il ragionamento viene anche sviluppato ulteriormente da MoonChild, che sottolinea come il pagamento per il nostro sforzo magico sia karmico (la tanto dibattuta "tutto torna tre volte, nel bene e nel male") e che al limite si può chiedere un rimborso per gli ingredienti che vengono consumati e comprati ad uso esclusivo del richiedente dell'incanto.

    Più chiaro di così non si può. E io, nel mio cuoricino, approvo. ^^
     
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200 replies since 21/11/2009, 23:32   2079 views
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